Nessuno conosce meglio di Peter Amacher i tesori del sottosuolo del San Gottardo: era lui, infatti, il
responsabile della salvaguardia dei ritrovamenti di minerali durante i lavori di costruzione della galleria di
base del San Gottardo. Ora, in fase di realizzazione del secondo tubo stradale, ha già rinvenuto cristalli
di valore anche superiore ai 100 000 franchi.
Signor Amacher, «custode di minerali» è una qualifica professionale alquanto singolare. Quali sono i suoi compiti nella costruzione del secondo tubo della galleria stradale del San Gottardo?
Io e la mia piccola squadra ci occupiamo, su incarico del Canton
Uri, di mettere al sicuro eventuali minerali ritrovati. Dopo averli
accuratamente puliti, li classifichiamo e selezioniamo i pezzi migliori che andranno ad arricchire la collezione cantonale, che si
può visitare presso il Castello A Pro di Seedorf.
Ci capita anche di trovare pezzi meno importanti. In questo caso, solitamente li vendiamo ai collezionisti. Nell’ultima giornata di porte aperte del cantiere di Göschenen, per esempio, abbiamo nascosto alcuni piccoli cristalli nella sabbionaia. Un’autentica attrazione per grandi e piccini!
I materiali ritrovati sono utilizzati anche a scopi di ricerca?
Se scoviamo qualche pezzo di interesse scientifico, per esempio
contenente frammenti minerali, lo mettiamo a disposizione perché siano effettuate delle ricerche. A tal proposito collaboriamo
con il professore di mineralogia Edwin Gnos, nativo proprio di
Amsteg. I minerali con isotopi radioattivi, come la monazite,
sono utili per i processi di datazione. In questo modo prestiamo
il nostro piccolo contributo per saperne di più sull’origine delle
nostre montagne.
Negli ultimi anni la si poteva incontrare praticamente ogni
giorno nel cantiere di Göschenen. Come possiamo imma-
ginare il suo lavoro in galleria?
Tanto tempo trascorso in paziente attesa! (ride) Ad ogni brillamento siamo sul posto, ma dobbiamo attendere la rimozione dei
detriti. Poi ispezioniamo il sito alla ricerca di faglie con minerali e
mettiamo in sicurezza i ritrovamenti.
Finora questa fase dei lavori è stata piuttosto interessante, in quanto il ricorso agli esplosivi è stato massiccio, per esempio per realizzare il nuovo ingresso al cunicolo di servizio e infrastrutturale, il cunicolo di trasporto o il tubo iniziale per il cunicolo di accesso. Nei prossimi mesi sarà scavato con esplosivi il primo tratto per la fresa meccanica nella zona di disturbo geologico a nord. Successivamente, durante i lavori di avanzamento vero e proprio con la fresa meccanica, difficilmente potremo avvicinarci alla roccia, poiché viene immediatamente rivestita con lastre in calcestruzzo.
Durante i normali lavori di realizzazione dei cunicoli trasversali, delle nicchie di emergenza e dei cunicoli di collegamento sarò però sempre presente. La fase di avanzamento con la fresa meccanica rende il mio lavoro pianificabile e soprattutto più agevole per i miei 70 anni di età.
I ritrovamenti effettuati in fase di costruzione del secondo
tubo sono diversi da quelli avvenuti durante i lavori per la
galleria di base?
La principale differenza risiede nella roccia attraversata dai cunicoli. La galleria di base del San Gottardo passa, sul versante nord,
attraverso rocce di tipo diverso: dal portale nord di Erstfeld fino a
Sedrun abbiamo rinvenuto ben 54 varietà di minerali. Il secondo
tubo della galleria stradale si snoda sul versante del Canton Uri
passando soprattutto attraverso il Massiccio dell’Aar e infatti non
ci aspettiamo una grande varietà sotto il profilo mineralogico.
Finora abbiamo rinvenuto una ventina di minerali soprattutto in
faglie nello gneiss occhiadino e granitico vicino a Göschenen.
Quanto valgono, economicamente parlando, i minerali trovati?
Il valore dipende molto dai minerali contenuti e naturalmente
dalla loro qualità. Stimiamo ogni cristallo per la somma assicurata
del Canton Uri. I nostri ritrovamenti più preziosi sono sicuramente quelli di fluorite rosa, alcuni dei quali hanno caratteristiche
davvero eccezionali. Il valore di pezzi del genere oscilla tra i
50 000 ed i 100 000 franchi e oltre. Abbiamo già ricevuto proposte di acquisto di gran lunga superiori. I minerali appartengono
comunque al Canton Uri, come tutti i tesori del sottosuolo che
vengono alla luce durante la costruzione della galleria.
Il documentario girato dalla televisione svizzero tedesca SRF offre una visione appassionante del mestiere insolito esercitato da Peter Amacher e mostra quali tesori ha rilevato il massiccio del San Gottardo.
Clicchi qui per vedere il documentario!
(in tedesco, disponibile fino al 18 luglio 2024)