Ufficio federale delle strade USTRA
A2 Secondo tubo San Gottardo

Intervista alla responsabile del progetto globale, Valentina Kumpusch

30.01.2021

Valentina Kumpusch è impegnata su più fronti. È la responsabile del progetto globale per la costruzione del secondo tubo del San Gottardo e guarda con emozione all’avvio dei primi lavori di costruzione della galleria. Le abbiamo posto alcune domande sul suo ruolo, sui suoi compiti e sul progetto del secondo tubo.

Valentina kumpusch interview
Valentina Kumpusch, responsabile del progetto globale secondo tubo San Gottardo

Signora Kumpusch, cosa significa il secondo tubo del San Gottardo per la Svizzera e per i due Cantoni Uri e Ticino?

Beh, quest’opera significa tanto non solo per il nostro Paese, bensì per l’Europa intera. L’asse nord-sud è uno dei più importanti a livello di traffico di persone e di merci, quindi assicurare un passaggio sicuro, protetto e scorrevole è una necessità. Ricordiamoci che sono più di 40 anni che il traffico del San Gottardo circola in una galleria stradale a due corsie. Una galleria che necessita di un restauro completo. E il secondo tubo risponde alle richieste per il futuro, sia per quanto concerne il trasporto delle merci che per il traffico stradale privato. Dopo la costruzione del secondo tubo e il risanamento del primo saremo in grado di fornire a tutti gli utenti della strada un passaggio attraverso le Alpi sicuro, moderno e adeguato alle nuove esigenze.



Quali sono state le sfide più grandi da superare?

Le sfide sono state tante. Prima fra tutte la richiesta della popolazione svizzera di non aumentare con un secondo tubo il traffico stradale sull’asse nord-sud. A questo proposito posso rassicurare tutti. La quantità di traffico resterà invariata e, per costituzione, i due tubi saranno attivi nei due sensi di circolazione, uno verso sud e l’altro verso nord. Ognuno con una corsia di marcia e una di emergenza. Poi ci sono state le sfide che ci pone la natura, come la conformazione rocciosa, le intemperie. Tutte superate grazie al lavoro incredibile fatto da tutti coloro che sono coinvolti in questo grande progetto. Ora non ci resta che partire e iniziare con i lavori veri e propri. Altre sfide si presenteranno, ma sono sicura che supereremo anche queste con coraggio, impegno e professionalità.



Cosa significa essere a capo di un progetto come questo?

È stimolante e non c’è pericolo di annoiarsi: anche quando penso di avere organizzato tutto succede qualche imprevisto che va gestito ad hoc. La sfida maggiore consiste nel far funzionare un team molto grande di diversi specialisti di vari settori e aiutarli a capirsi per trovare la soluzione ottimale nel complesso e non per singoli settori.


Lei è una delle poche donne a guidare un progetto di questo tipo. Ci può raccontare le sue esperienze?

Molto positive! Non ritengo che la differenza lo faccia l’essere donna ma piuttosto l’esperienza nel gestire progetti del genere, l’interesse per il progetto in sé e quindi la motivazione a volerlo gestire dall’A alla Z.



Lei ha già partecipato ai lavori per la costruzione della galleria di base del Lötschberg. Quali sono le differenze tra queste due opere?

Prima di tutto il Lötschberg era una galleria ferroviaria, mentre questo è un tunnel autostradale quindi ci sono differenze proprio dal punto strutturale e di costruzione tra le due opere. Poi nel caso del Lötschberg il mio datore di lavoro era un’impresa privata mentre ora è l’Ufficio federale delle strade e dunque ci sono dei cambiamenti in questo senso, altre persone, altre sensibilità. Alla fine però ci sono anche tantissime similitudini in quanto si tratta pur sempre di costruire delle gallerie che siano esse per i treni o per il traffico stradale.



Lei è ticinese e vive in Ticino. Tuttavia ha abitato e lavorato per tanti anni nella Svizzera tedesca. Cosa significa per lei il tunnel del San Gottardo?

Il tunnel del San Gottardo è un simbolo, un’opera ingegneristica di altissimo profilo che ha fatto la storia della costruzione delle gallerie a livello mondiale. Il San Gottardo sarà, dopo la costruzione del secondo tubo, uno dei pochi massicci al mondo ad essere attraversato da ben sei gallerie. Inoltre, e non è un punto da sottovalutare, è l’anello di congiunzione tra due culture, tra due modi di vivere, tra nord e sud. Allo stesso tempo è anche è un perno della coesione nazionale svizzera. Infine, dal punto di vista pratico, è un collegamento stradale fondamentale.



Il tunnel di base ferroviario del San Gottardo è stato inaugurato addirittura prima del previsto, spesso però in opere di queste grandezze ci sono dei ritardi. Quando è prevista l’apertura del secondo tubo del San Gottardo?

Abbiamo previsto di inaugurare il secondo tubo del San Gottardo nel 2029. Sono sicura che riusciremo a tener fede a questo impegno preso, non ho dubbi in merito. Il mio team e io lavoriamo ogni giorno con impegno e devozione affinché questo obiettivi si realizzi.

VL PRS GST 1237263
La capo progetto Valentina Kumpusch al brillamento inaugurale nel maggio 2021