Da agosto del 2022 Udo Oppliger è responsabile grande progetto 2ª canna galleria autostradale San Gottardo. In questa intervista ci rivela le sue prime impressioni e le sfide con cui sarà confrontato.
È appena arrivato presso l‘Ufficio federale delle strade USTRA per dirigere questo progetto. Cosa significa per lei questa nuova sfida professionale?
È una sfida affascinante, giunta in un momento della mia carriera, nel quale pensavo di aver visto tutto. È un progetto che capita una sola volta nella vita, un’opportunità che va ovviamente colta. Quest’opera imponente mi ha sempre affascinato. Poterci ora lavorare ed essere coinvolto in prima persona è decisamente stimolante, insomma è un bell’incarico. Il primo impatto è stato eccellente. Mi sono trovato in una struttura sicuramente complessa, ma molto ben organizzata, flessibile e funzionale. Qui si percepisce il costante sostegno della Confederazione e la sua grande organizzazione.
Quali sono state le prime difficoltà e quali, invece, le prime soddisfazioni?
La prima difficoltà, fra virgolette, è stata sicuramente quella di familiarizzare con il linguaggio del progetto, fatto di abbreviazioni e acronimi da imparare in fretta e questo non è certo stato semplice. Inoltre, la gestione complessiva di un progetto così grande richiede una supervisione molto ben strutturata, perché la definizione delle responsabilità è essenziale. Dal primo momento in USTRA ho provato un senso di gratificazione che sperimento ogni giorno, perché quotidianamente imparo cose nuove sia sul progetto sia su USTRA.
Come funziona la collaborazione con le altre istituzioni?
Direi molto bene. Tutte le istituzioni e le organizzazioni si compongono di persone, e la comunicazione è una questione di contatti e rapporti personali. Il mio compito è instaurare rapporti di fiducia, correttezza e di rispetto reciproco con i responsabili delle altre istituzioni, in modo da facilitare il dialogo e trovare soluzioni.
A settembre a Göschenen ha avuto luogo la giornata delle porte aperte per dare la possibilità alla popo-lazione di vedere da vicino il cantiere. Ne sono previste altre?
Il successo della giornata mi ha davvero colpito. È stato stimolante poter interagire con la popolazione che si è dimostrata molto interessata al progetto. Quest’anno ci saranno due ulteriori giornate delle porte aperte, a giugno ad Airolo e a settembre a Göschenen. Sottolineo ancora una volta quanto sia importante comunicare e interagire con le persone, perché ci permette di spiegare, informare e cercare le migliori soluzioni per tutti.
Quali sono le prossime sfide che attendono lei e il suo team?
La prossima sfida che ci attende è certamente organizzare l’inizio degli scavi a nord e a sud della galleria principale. Un’organizzazione che presuppone la costruzione di infrastrutture nonché di impianti meccanici. Si tratta di lavori preliminari finalizzati all’inizio dello scavo della galleria principale nel 2024.