La fresa meccanica «Carla» è entrata in funzione questa settimana. Nei prossimi 12 mesi scaverà il cunicolo di accesso nord fino ad arrivare alla zona di disturbo geologica.
L’accensione della fresa meccanica (TBM), che ha avuto luogo la settimana scorsa, è stata una festa per il lato nord del cantiere del San Gottardo. Dopo due anni di lavori intensi per l’istallazione e la preparazione, seguiti da un montaggio al quanto complesso della fresa, finalmente la stessa è stata messa in funzione ufficialmente.
La TBM, chiamata «Carla», si compone di una testa rotante e undici cosiddette punte rotanti. Insieme questi elementi formano un macchinario che supera i 200 metri di lunghezza.
La fresa meccanica è stata assemblata all’esterno del cunicolo di accesso e quindi spinta per circa 300 metri nella trincea di partenza già scavata. Da lì mancano ancora 3950 metri per arrivare, nel giro di circa 12 mesi, fino alla zona di disturbo geologica nord.
In occasione della cerimonia di accensione Guido Biaggio, responsabile del settore Infrastrutture stradali Est dell’Ufficio federale delle strade USTRA, si è detto felice dell’andamento dei lavori. «Il montaggio e i test prima della messa in funzione della TBM hanno tutti rispettato sia i tempi previsti che la qualità richiesta.»
Infine, si è rivolto a tutte le imprese coinvolte e soprattutto ai minatori presenti facendo loro un grosso «In bocca al lupo per questo giorno memorabile!»
A circa quattro, rispettivamente 5 km, dai due portali della galleria di Göschenen e di Airolo si trovano due zone di disturbo geologiche relativamente grandi. Su una lunghezza di alcune centinaia di metri la montagna in questi due siti è friabile e ci sono infiltrazioni di acqua. Questo, in combinazione con la stratificazione rocciosa, porta ad una pressione maggiore e ad una scarsa consistenza. Voler attraversare le due zone di disturbo con la fresa meccanica sarebbe tecnicamente molto difficile e causerebbe un enorme dispendio di tempo. Ecco perché sui due lati della galleria si stanno costruendo due cunicoli di accesso fino alle zone di disturbo. Una volta scavate, queste ultime verranno messe in sicurezza, così da permettere alle frese meccaniche della galleria principale di oltrepassare queste due zone senza ostacoli. Così facendo si risparmia notevolmente tempo per la costruzione di tutta l’opera.