L’azienda BTG Büro für Technische Geologie AG di Sargans offre assistenza geologica nella costruzione del lotto nord del secondo tubo della galleria stradale del San Gottardo. L'Associazione Geologica Svizzera CHGEOL ha intervistato le geologhe Andrina Vlasek e Nathalie Schläpfer sul loro lavoro in cantiere. Legga qui un estratto dell'intervista e scopra di più sul lavoro quotidiano delle due geologhe.
Voi fate parte della direzione lavori locale: quali sono i vostri compiti?
Nathalie Schläpfer: Il nostro compito principale è mappare e valutare le condizioni geologiche che incontriamo dopo ogni abbattimento e via via che procede l’avanzamento meccanico della TBM (unità geologica, superfici di discontinuità, acqua gravifica, stabilità della roccia, valutazione del materiale di scavo, misure di sicurezza necessarie ecc.). Annotiamo i reperti in un registro di costruzione geologica e li confrontiamo costantemente con le previsioni.
Andrina Vlasek: Un’altra parte importante del nostro lavoro è la supervisione delle indagini geologiche esplorative in superficie e nel sottosuolo, oltre all’attività di consulenza alla direzione lavori su questioni geologiche. Oltre al lavoro quotidiano in galleria, controlliamo regolarmente le sorgenti superficiali in prossimità delle opere sotterranee per verificare eventuali variazioni di portata.
Il cantiere è ancora recente. Qual è stata la vostra prima sfida geologica e come l’avete superata?
Schläpfer: Al portale di Göschenen, la roccia è ricoperta da un riempimento artificiale (materiale di scavo della galleria ferroviaria esistente) e da detriti di pendio con grandi massi. Dall’inizio della costruzione, sono stati scavati in quest’area diversi pozzetti esplorativi, numerosi pozzi di iniezione e vari cunicoli, che ci hanno permesso di acquisire nuove conoscenze sull’andamento della roccia. Alla luce dei nuovi dati, abbiamo via via perfezionato le previsioni sull’andamento della roccia. Non era sempre chiaro se si trattasse effettivamente di roccia o magari «solo» di un grosso masso. L’esperienza ha dimostrato che non è raro trovare massi di diverse decine di metri cubi. La principale difficoltà è la gestione di queste incertezze.
Vlasek: Ora dobbiamo affrontare la sfida geologica più importante: la perforazione della zona di disturbo nord. I lavori nella parte di roccia fortemente disturbata inizieranno in maggio 2024. La sfida principale sarà valutare via via le condizioni della roccia incontrata e determinare dunque le misure di sicurezza necessarie per evitare instabilità e crolli dovuti alla prevista tendenza della roccia a richiudersi su se stessa, con conseguenti ritardi nell’avanzamento.
Come siete giunte a lavorare su un progetto solitamente di appannaggio maschile?
Schläpfer: Ho iniziato a lavorare presso la BTG nel 2019 e ho accumulato varie esperienze in costruzioni sotterranee già prima di questo progetto. Il lavoro e l’ambiente di lavoro sotterraneo mi sono piaciuti fin dal primo momento. Quando mi è stato chiesto se desiderassi partecipare al progetto del secolo, non ho avuto dubbi.
Vlasek: Mi interessava il progetto in sé e non m’importava affatto che fosse un ambiente dominato da uomini.
Com’è la vita a Göschenen? Soggiornate in paese o fate le pendolari?
Schläpfer: Quando ho iniziato a lavorare in cantiere, abitavo in un monolocale con vista diretta sul cantiere. Sebbene fosse comodo raggiungere il posto di lavoro in meno di 1 minuto e Göschenen offra anche numerose opportunità sportive e un magnifico ambiente naturale, dopo poco meno di un anno mi sono trasferita ad Altdorf, perché mettere un po’ di distanza dal posto di lavoro è molto utile per staccare la spina la sera.
Vlasek: Io invece ho fatto il contrario e mi sono trasferita da Altdorf in un monolocale a Göschenen. All’inizio, noi del cantiere non eravamo particolarmente amati a causa del rumore e della polvere che arrivavano fino in paese. Poi però il malumore si è stemperato e di tanto in tanto viene qualche curioso a chiedere informazioni sullo stato dei lavori o su altri aspetti interessanti del traforo.
Avete trovato anche minerali pregiati o insoliti?
Vlasek: Nel granito dell’Aare abbiamo avuto la fortuna di imbatterci più volte in spaccature con cristalli di quarzo. Durante lo scavo per l’opera in calcestruzzo, ci siamo imbattuti nel ritrovamento più emozionante: cristalli di fluorite rosa su grandi cristalli di rocca! Naturalmente, il recupero dei minerali non è di nostra competenza, bensì dell’autorità di vigilanza sui minerali del Cantone di Uri.
Grazie molte per l’interessante spaccato sul vostro lavoro quotidiano!
L’intervista è stata condotta da Monica Vogel, Associazione Geologica Svizzera CHGEOL
Legga l'intervista completa (in tedesco): Parte 1 | Parte 2