Ufficio federale delle strade USTRA
A2 Secondo tubo San Gottardo

Santa Barbara: modello in un mondo sotterraneo

04.12.2021

Il 4 dicembre si celebra la festa di Santa Barbara, considerata patrona dei minatori e la cui immagine si trova su ogni cantiere di costruzione di gallerie. La statua ricorda quotidianamente agli operai i pericoli della montagna. Quando cade l’ultimo diaframma del tunnel, alla martire viene dedicato un ringraziamento molto speciale.

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Benedizione tradizionale di Santa Barbara all'inizio dei lavori per il cunicolo di accesso nord (novembre 2021). Foto: Hansjörg Vlasek

Il completamento dello scavo di un tunnel è un evento eccezionale. Per tutti coloro che ne sono coinvolti, dai minatori, ai pianificatori, dagli architetti fino ai responsabili di progetto, questo giorno segna una pietra miliare nella loro lotta contro le sfide all'interno della montagna. Perciò, il giorno è spesso accompagnato da grandi festeggiamenti. Quando tutte le telecamere sono puntate sull’ultimo diaframma di roccia, quando si apre un primo, piccolo buco e quando il pubblico si rallegra, la Santa Barbara è spesso al centro dell’attenzione: una piccola figura di Barbara è sempre la prima a passare attraverso l’ultimo pezzo del tunnel, portata dalle mani di un minatore.

Santa Barbara è stata considerata la patrona dei minatori e degli scavatori per secoli, e ha mantenuto il suo significato fino ad oggi. La figura di Barbara è stata benedetta sia all’inizio dei primi lavori di scavo per il secondo tubo del San Gottardo sia al brillamento inaugurale. Da allora, veglia sui minatori in varie nicchie vicino alle entrate dei cunicoli. Dopo il completamento sarà collocata all’interno del tunnel per garantire da quel momento in poi la sicurezza dei viaggiatori.

Leggenda della martire cristiana

La patrona dei minatori è basata sul modello storico di Barbara di Nicomedia, di cui si dice che avesse vissuto nella zona dell’attuale Turchia nel III secolo dopo Cristo. Tuttavia, la sua storicità non è certa. Secondo la leggenda, Barbara fu una donna bella e intelligente di cui molti uomini chiesero la mano. Contrariamente ai desideri di suo padre, non voleva sapere nulla di loro, dedicandosi al contrario alla fede cristiana e alla vita da vergine. Di conseguenza, Barbara dovette pagare la sua fede con i più terribili tormenti e torture. Si racconta che una volta riuscì a fuggire da una torre attraverso una piccola crepa nella roccia che si aprì davanti a lei. Tuttavia, fu ritrovata e infine decapitata dal suo stesso genitore. Anche lui morì poco dopo, colpito da un fulmine.

Una compagna odierna

Ad oggi, la martire cristiana simboleggia il coraggio e la fermezza dei minatori e ricorda ad essi – soprattutto con il fulmine – i pericoli che si presentano all’interno della montagna. Pertanto, la statuetta al portale del tunnel invita i minatori a fermarsi ogni giorno e a prendere coscienza dei rischi del loro lavoro.

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