Ufficio federale delle strade USTRA
A2 Secondo tubo San Gottardo

5 domande a Sergio Massignani, capo cantiere scavo principale sud, Marti Tunnel SA

17.06.2025

Con quasi 40 anni di esperienza nella costruzione di gallerie, Sergio Massignani è il responsabile della fresa meccanica ad Airolo. Disegnatore edile qualificato di Liestal (BL), ha già diretto numerosi grandi progetti di costruzione di gallerie e passa molto tempo «sottoterra». Quasi nessuno è più qualificato di lui per dare un‘idea della vita lavorativa quotidiana dei minatori

20250513 03 Sergio Massignani

Signor Massignani, lei è un costruttore di gallerie di esperienza – cosa le piace della sua professione?

Con la costruzione di gallerie ci si addentra sempre in territori inesplorati, proprio come nell’alpinismo, e non si perde mai l’entusiasmo. Per non parlare del fatto che le gallerie sono opere ingegneristiche complesse che richiedono la costante collaborazione tra diversi specialisti, garantendo una quotidianità decisamente eterogenea.

 

La costruzione di gallerie ha molte tradizioni. Può farci un esempio?

Un’espressione che richiama questa tradizione è l’espressione tedesca «Glück auf!». Trae le sue origini dall’estrazione mineraria ed è stata utilizzata per celebrare il ritrovamento di una vena mineraria, considerata un vero successo, come trovare una fortuna. Oggi potremmo paragonarla all’espressione «in gamba», che viene usata per augurare uno svolgimento senza intoppi. Un’altra usanza è quella di posizionare all’ingresso di ogni tunnel una piccola statua di Santa Barbara, che protegge i minatori e le minatrici dai numerosi pericoli della montagna. Ogni anno, il 4 dicembre, giorno del suo onomastico, viene commemorata e ringraziata con una messa celebrata all’interno della galleria.

 

Qual è la situazione attuale di questa professione? Come si diventa costruttori di gallerie?

Come altre categorie professionali, anche la nostra è chiamata ad affrontare sfide e cambiamenti significativi. La crescente meccanizzazione e automazione stanno rivoluzionando il nostro lavoro. Un tirocinio professionale e/o un percorso universitario nel settore edile continuano a costituire una solida base. Tuttavia, si diventa costruttori di gallerie solo «on the job».

 

Le frese meccaniche offrono sicuramente numerosi vantaggi rispetto allo scavo «convenzionale», non è così?

Le frese meccaniche sono completamente meccanizzate e molto efficienti. Preservando l’ambiente di lavoro con una protezione in acciaio pesante, sono in grado di mettere in sicurezza la galleria fin dal momento dello scavo, utilizzando elementi in calcestruzzo prefabbricati. In questo modo, i minatori e le minatrici non sono più esposti direttamente al rischio della caduta di rocce. Questo ci rende molto più sicuri e veloci nell’avanzamento. 

 

Quali sfide le si sono presentate durante lo scavo con la fresa meccanica?

La geologia del massiccio del San Gottardo è molto variegata: il tratto della galleria è attraversato da molte pieghe, crepacci e acqua di montagna, roccia morbida e dura. La traforazione, quindi, somiglia a una corsa a ostacoli, in cui la fresa dev’essere costantemente e tempestivamente adattata alle mutate condizioni. Nella galleria del San Gottardo ci sono due zone di disturbo in cui non possiamo avanzare con la macchina. In queste aree gli scavi avvengono preventivamente in modo convenzionale.