Ufficio federale delle strade USTRA
A2 Secondo tubo San Gottardo

Lo scavo della roccia è effettuato da una fresa meccanica, detta anche talpa, o TBM. In particolare è impiagata una TBM cosiddetta monoscudo, che è composta da una testa fresante e uno scudo che contiene e protegge il sistema di azionamento della testa. In coda allo scudo viene montato un rivestimento provvisorio composto da elementi prefabbricati (conci) in calcestruzzo. L’avanzamento della TBM avviene mediante cilindri di spinta che appoggiano direttamente contro il rivestimento già posato.

Due TBM scavano partendo da ciascun lato. Si incontreranno nel ventre della montagna nel giugno 2026. La roccia è scalfita mediante circa 80 dischi di taglio montati sulla testa fresante. Il materiale scavato è caricato su un nastro trasportatore che lo porta fino all’esterno della galleria. La testa, che ha un diametro di 12.26 m, ruota 4–5 volte al minuto. Il macchinario è alimentato elettricamente, con una potenza attorno ai 2 MW. Così facendo lo scavo avanza di 15–20 m al giorno per oltre due anni.

La galleria attraversa alcune brevi fasce di roccia disturbata che non sono adatte alla tecnologia TBM. L‘accesso a queste zone avviene attraverso tunnel di accesso separati, dai quali la galleria principale sarà scavata con metodi convenzionali.